- Materiali
- Ergonomia
- Specifiche tecniche
- Qualità del suono
Riassunto
In questa fascia di prezzo è difficile trovare delle cuffie che offrano più dinamismo e ampiezza sonora di queste PS500e. Altri modelli potrebbero offrire un maggiore impatto per quello che riguarda i bassi, ma ci perdereste in dettaglio e definizione degli alti e dei medi, oppure, ancora, altri modelli a causa di un design 'closed-back' finirebbero per avere un suono abbastanza compresso. Oltretutto sono anche abbastanza versatili e utilizzabili per vari generi con ottimi risultati, perciò si tratta di un acquisto che può essere consigliato.
Risposta in frequenza: 14 – 29,000 hz
Sensibilità: 99.8 dB
Impedenza: 32 Ohm
- Grado è lieta di presentare la nuova terza generazione delle...
Recensione Completa
Le Grado PS500e costano all’incirca 750 euro e con il loro classico stile vintage, che ricorda un po’ il periodo a cavallo tra le due guerre mondiali, si piazzano nella fascia media delle cuffie ‘on-ear‘. A livello di specifiche presentano una risposta di frequenza di 14-29000 Hz e un’impedenza di 32 Ohm.
Design & Comfort
Come la maggior parte dei prodotti Grado, queste cuffie vengono vendute in un pacchetto piuttosto minimale e con pochi accessori. In questo caso vi è, addirittura, soltanto un adattatore 1/4 per stereo.
Il look delle Grado, in generale, è ormai ben conosciuto sia dai suoi ammiratori che dai suoi detrattori e anche le PS500e non si distaccano dalla tradizione. Non risultano scomode, caratteristica che invece sono in parecchi ad attribuire alle cuffie Grado.
Sia i padiglioni, imbottiti in polistirolo, che la fascia in cuoio, infatti, sono abbastanza comodi e non danno fastidio in caso di utilizzo per varie ore. Ovviamente questo varia anche in base alle esigenze e alle orecchie di chi ascolta: pertanto, potrebbero esserci pareri contrastanti su questo aspetto, dato che alcune persone possono non percepire nessun fastidio anche dopo lunghe ore di ascolto e altre, invece, dopo un po’, a causa del design spartano e minimale, potrebbero aver percepito fastidio alle orecchie o alla testa.
Ma in generale non dovrebbero dare troppi problemi nonostante un design che in qualche modo si predispone a farlo, pur avendo comunque una buona imbottitura. Sono cuffie più che altro concepite per essere utilizzate a casa e questo è rimarcato dallo spesso cavo che le accompagna e le rende poco adatte a essere portate in giro.
Qualità del suono
A livello generale le PS500e producono un suono aperto e spazioso, con tutti gli strumenti ben distinti e chiari anche se questo è vero soltanto se i brani vengono riprodotti in alta qualità e, quindi, in formati FLAC e simili. Non sono molto clementi con le basse qualità di riproduzione come altri modelli e ne fanno sentire quasi subito i difetti.
In ogni caso, queste PS500e presentano dei bassi articolati e profondi, con molti e chiari dettagli. Non c’è, forse, un grande dinamismo ma l’impatto, pur potendo talvolta apparire un po’ sottotono, è comunque avvertibile. Il controllo dei suoni è buono e non c’è confusione tra le varie fasce delle frequenze basse, questo grazie alla chiarezza e alla separazione dei canali dei modelli ‘open-back’ come questo.
La resa delle frequenze medie è fedelissima, con le voci che vengono fuori sempre molto precise e chiare. I medi, infatti, raggiungono livelli fenomenali dando come risultato un suono estremamente ampio e spazioso tale da far dimenticare il significato del termine ‘compressione’.
Probabilmente la peggiore caratteristica dei prodotti Grado è la tendenza a una certa brillantezza del suono e la cosa si ripete anche con questo modello. Pur non essendo il suono, in genere, molto aspro ma soltanto leggermente brillante, nelle fasce superiori delle frequenze alte potrebbe diventare acuto, penetrante e, quindi, fastidioso. Ciò che evita il decadimento della valutazione è che questo accade solo con le fasce più superiori dello spettro delle frequenze alte e quindi non si verifica spesso.
Da un modello ‘open-back’ come questo ci si aspettava un buon sound-stage e difatti così è. Sicuramente la chiara distinzione della posizione degli strumenti e una certa profondità del suono sono merito dei driver, del design e dei materiali usati.
Queste cuffie danno il meglio di sé se usate per ascoltare generi come il rock, il metal, l’Hip Hop, l’EDM e alcune produzioni acustiche.
Video Recensione
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