- Materiali
- Ergonomia
- Specifiche tecniche
- Qualità del suono
Riassunto
L'estrema leggerezza sarebbe anche un valore aggiunto di queste cuffie, dal punto di vista del comfort, se non esistesse però una decisa spinta sulle orecchie che, dopo solo pochi minuti, comincia a farsi sentire in modo importante. L'aspetto generale è di prodotto veramente ridotto ai minimi termini, particolarmente fragile e delicato. Carino il controller per l'audio, fondamentalmente la cosa migliore di queste cuffie. Dove però le Trust Mauro risultano largamente insufficienti è nella qualità dell'audio. Nella sostanza, sono inutili con giochi e musica, prevedendone, quindi, l'utilizzo esclusivamente con applicazione di chat e telefonia, ma anche in questo caso presentano un problema non da poco. Il microfono è veramente pessimo da tutti i punti di vista, a partire dall'audio generato che è veramente brutto, ma al limite questo potrebbe essere considerato anche il male minore.
Tipologia: On-Ear
Risposta in frequenza: 20Hz ~ 20KHz
Sensibilità: 108 dB
- Funziona con TUTTI i PC e i laptop
- Funziona con tutti i PC e i laptop
Recensione Completa
Le Trust Mauro sono pensate per l’uso con programmi di messaggistica, applicazioni telefoniche come Skype, musica e così via. Il prezzo di 20 euro circa punta a un target di utenti senza tante pretese e con un budget limitato.
Il collegamento USB permette di collegare le cuffie al PC, senza bisogno di scollegare gli altoparlanti, ma obbliga all’acquisto di un riduttore nel caso in cui le si voglia utilizzare con lo smartphone o con un lettore musicale.
Design & Comfort
Se volete un paio di cuffie che diano immediatamente l’idea del prodotto economico, beh le avete trovate. Le Trust Mauro hanno un design ridotto veramente ai minimi termini, già a partire dall’archetto diviso in due sottilissime strisce senza nessuna imbottitura.
I padiglioni sono quanto di più anonimo si possa immaginare e l’imbottitura dei cuscinetti è in linea con il resto delle cuffie, quindi ai minimi termini. Ne risente l’isolamento acustico, anche per la dimensione molto contenuta dei padiglioni, con tutti i rumori esterni che difficilmente vengono filtrati.
Risulta piacevole, però, la rifinitura satinata della plastica, anche se l’aspetto generale dà l’idea di un prodotto costruito interamente al risparmio e, soprattutto, piuttosto fragile e delicato. Il microfono, un pezzo di plastica dura veramente brutto già al primo sguardo, può essere ruotato completamente in modo da eliminarne l’impaccio quando si usano le Trust Mauro solo per ascoltare la musica. Il cavo, dalla sezione non eccessivamente sottile, è lungo ben 2,5 metri ed è dotato di un piccolo comando con i controlli audio.
L’utente può regolare il volume con una rotellina, può disattivare il microfono e, inoltre, ha a disposizione un selettore per il mute dell’audio. Va detto che questo piccolo controller è ben realizzato e trasmette una bella sensazione di eleganza.
Appena indossate, le Trust Mauro si dimostrano straordinariamente leggere, pesano solo 75 grammi, e non poteva essere diversamente vista la struttura particolarmente esile e la plastica onnipresente. Purtroppo, però, i padiglioni stringono sulle orecchie in modo piuttosto deciso e la cosa comincia a dare fastidio già dopo solo pochi minuti. Il comfort quindi ne risente abbastanza.
Qualità del suono
Il suono prodotto dalle Trust Mauro si può considerare appena sufficiente, ma solo se non avete delle particolari pretese, altrimenti lo potremmo definire pessimo. I bassi sono poco presenti e mancano di estensioni, i medi si sentono a stento e gli alti sembrano soffocati e ovattati.
Queste cuffie possono essere considerate accettabile solo con i programmi di chat e telefonia, con i giochi sono inutilizzabili e nell’ascolto della musica si dimostrano assolutamente inadeguate. Insomma, un pessimo lavoro. A dir la verità, però, anche con i programmi tipo Skype e simili c’è un problema: il microfono.
Trust sembra aver deciso di utilizzare sempre un hardware pessimo per questo componente, visto che tanti suoi prodotti presentano un importante punto debole proprio nel microfono. Non solo l’audio generato è veramente brutto e metallico, sempre con una leggera distorsione presente, ma sono due le problematiche principali: un persistente fruscio di fondo molto evidente all’interlocutore e la scarsa sensibilità, che costringe in certi casi a togliersi le cuffie per avvicinare il microfono alla bocca, pena il volume della nostra voce troppo basso per l’interlocutore.
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