- Materiali
- Ergonomia
- Specifiche tecniche
- Qualità del suono
Riassunto
Fondamentalmente la caratteristica migliore di queste cuffie di JVC è l'aspetto compatto e di cuffia che vale più di quanto costa, ma è solo apparenza. Anche il comfort è ottimo, vista la leggerezza estrema. La resa acustica delle HA-S400 però è molto modesta ed il suono risulta eccessivamente cupo e scuro, tanto che dopo pochi minuti di ascolto si comincia già a provare un certo fastidio.
Risposta in frequenza: 10-24,000Hz
Impedenza: 36 ohms
Sensibilità: 104dB/1mW
Massima potenza in input: 1000mW(IEC)
Recensione Completa
Vendute a un prezzo di poco superiore ai 30 euro, le JVC HA-S400 sono l’unica cosa presente all’interno della scatola in cui sono contenute. Il packaging, quindi, è praticamente ridotto al minimo indispensabile: le cuffie, stop. Non esiste nient’altro, nemmeno il classico adattatore da 1/4 di pollice.
Design & Comfort
Il design delle JVC HA-S400 è piacevolmente compatto e il prodotto, pur essendo realizzato interamente in plastica, trasmette una seppur moderata sensazione di raffinatezza, nonché l’impressione immediata che si tratti di cuffie piuttosto robuste e destinate a durare nel tempo. I colori disponibili sono due: nero e bianco.
Va detto, però, che nel caso in cui si scelga il bianco, l’impressione di avere a che fare con un prodotto eccessivamente plasticoso è molto più evidente. L’archetto è caratterizzato da una larghezza più che adeguata a una presa stabile sulla testa, sensazione successivamente confermata dalla prova sul campo, ed è dotato di una piccola imbottitura nella parte inferiore.
L’imbottitura è divisa in due sezioni, in quanto la struttura delle JVC HA-S400 presenta degli snodi per ripiegare le cuffie in 3 posizioni diverse. In effetti, una volta ripiegate occupano veramente poco spazio e possono entrare addirittura in una tasca di dimensioni medie, anche perché i padiglioni sono di dimensioni medio-piccole.
I cuscinetti sono rivestiti di ecopelle dall’aspetto piuttosto modesto, ma questa è una caratteristica comune a più o meno tutte le cuffie di questa fascia di prezzo. Appena indossate le cuffie si viene colpiti dalla leggerezza di questo prodotto di JVC, veramente notevole.
Questa caratteristica, unita ad una pressione dei padiglioni sulle orecchie molto contenuta, contribuisce a generare un ottimo comfort anche in presenza di lunghe sedute d’ascolto. Buono l’isolamento acustico, certamente all’altezza considerando anche il fatto che comunque stiamo parlando di cuffie economiche, fondamentalmente. Il cavo è lungo 1,2 metri e non impressiona di certo per l’aspetto robusto. È il solito cavo economico standard presente su tanti prodotti di fascia bassa.
Qualità del suono
Il diaframma del driver da 30mm in nanotubi di carbonio, molto pubblicizzato da JVC nel presentare queste cuffie, contribuisce certo a limitare il peso delle HA-S400 ma, a differenza di quanto dichiarato dall’azienda giapponese, non incide minimamente nella qualità del suono.
Tutto sembra spostato verso le basse frequenze, ben pompate e molto presenti, anzi a dir la verità anche troppo. I medi non sono da buttare, anche se certo non fanno gridare al miracolo, ma dove le HA-S400 mostrano dei limiti evidentissimi è quando si passa all’analisi delle alte frequenze, certamente insufficienti a garantire un minimo di apertura e freschezza al segnale audio, che risulta cupo e chiuso.
E serve a poco cercare una soluzione armeggiando con l’equalizzatore, in quanto è proprio l’impostazione hardware che rende le JVC HA-S400 molto scure. Impossibile pensare all’uso di queste cuffie per l’ascolto di musica Rock o Pop, forse l’unico contesto dove si può trovare un minimo di resa di qualità è quello della musica Dance, dove la particolare predilezione per le frequenze basse può generare una qualità del suono un minimo soddisfacente.
Anche con la TV le HA-S400 possono comunque ottenere un buon risultato, anche se per l’audiofilo incallito risulterebbero comunque scarse e anche sgradevoli in certi casi. La sensazione di essere chiusi dentro una bolla ovattata non scompare praticamente mai e dopo un po’ la cosa stanca parecchio.
Con i giochi le cose possono migliorare leggermente, ma manca del tutto la possibilità di individuare l’area di provenienza dei suoni. Aumentando il volume. tutto si fa sempre più confuso, ma non appaiono segnali di cedimento e il suono sembra sempre lineare e privo di distorsioni.
Video Recensione
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